Il TWEED è
un tessuto robusto di lana cardata, dalle profonde origini storiche radicate
nel nord della Gran Bretagna. Al tatto risulta poroso e di medio peso.
Solitamente è prodotto da filati peluriosi medio-fini e filati di lana più grezzi.
In origine era fatto a mano da filati
irregolari bottonati ovvero da filati aventi impurità come fibre diverse e
nodini.. I colori più utilizzarti erano grigio e nero mentre i moduli
classici erano a lisca di pesce o con la rigatura diagonale. Tutt'oggi si
possono trovare, invece, disegni e sfumature cromatiche di ogni genere, come
pied de poule e i quadretti.
L’origine
della parola deriverebbe, probabilmente, dall’area del Tweed Valley dove scorre il fiume Tweed , famosa zona di produzione
di questo tessuto. Altre teorie, invece, indicherebbero un funzionario inglese
come inconsapevole inventore di tale termine, il quale dovendo scrivere la
parola “tweel”, antico sostantivo con cui si definisce l’armatura a saia (
odierno, twill), trascrisse, invece,
l’erronea denominazione tweed.
Inizialmente era il materiale utilizzato
nelle tenute scozzesi con cui venivano confezionati gli abiti dei cavallerizzi
e dei lavoratori dei possedimenti.
Successivamente, tra il XIX e XX secolo,
venne impiegato per confezionare i capi dell’abbigliamento sportivo. Infatti la piccola nobiltà inglese lo
utilizzava per le attività ludiche del tempo: golf, tennis, alpinismo, ciclismo
e automobilismo.
E’ proprio in questo periodo e durante la
sua storia d’amore con il Duca di Westmister, che intorno al 1920, Coco Chanel iniziò a sviluppare i suoi
gusti verso questo materiale, fino a rivoluzionare l’idea della figura
femminile introducendo proprio il maschile tweed nei guardaroba delle ladies.
La madrina della celeberrima Maison
francese divenne creatrice e lei stessa produttrice di tweed nobilitandolo con
nastrini, lustrini, talvolta mescolando la lana con materiali sintetici,
declinando questo tessuto in tutte le sfumature possibili. Insomma il tweed ha
conosciuto con Mademoiselle Chanel un restyling radicale, quasi la creazione di
una nuova visione del tweed lontana da quello tradizionale.
Chiudendo la parentesi del Tweed Chanel, si possono illustrare le numerose
tipologie di tweed che si differenziano
per la razza delle pecore di produzione della lana, per la regione di
lavorazione o per marchio dell’azienda di
fabbrica. Tra i tweed che prendono nome dalla razza della pecora da cui sono prodotti si possiono ricordare: il
Cheviot tweed, generalmente grosso, ruvido capace di tenere pieghe volumi
in un capo, e il Shetland tweed, leggermente
morbido e delicato utilizzato in particolar modo per i looks casual.
I tweed che, invece, sono denominati in
base alla posizione geografica si
possono ricordare il Donegal tweed,
orgoglio irlandese e il tweed sassone.
Invece tra i più famosi tweed che hanno preso il proprio nome dall’azienda
che li produce, non si può non nominare il Harris
Tweed.
Questo marchio depositato garantisce al
consumatore che la pura lana vergine sia stata prodotta da pecore delle isole
Ebridi, situate a nord ovest della Scozia.
Inoltre il tweed ha anche delle
applicazioni come tessuto d’arredamento.
Ecco un figurino sviluppato in base alla ricerca sul tweed :
Come si può notare la parola TWEED non è altro che la chiave
d’accesso ad un mondo dai confini illimitati, che racchiude tradizione secolare
e innovazione d’avanguardia.
Per questo motivo il capo presentato
dalla modella a destra di questa descrizione, indossa un completo giacca e
pantalone confezionati con due differenti tweed.
Lo stile
dei capi sono volutamente casual ma
estremamente raffinati, proprio come la storia di questo materiale esige. La
mano leggermente morbida rende l’indumento portabile sia per le mansioni giornaliere a cui si dedica la donna moderna,
che per le attività ludiche all’aperto a cui si diletta. La resistenza del
tweed permette alla cliente di non temere le temperature invernali e gli
strappi che comparirebbero in altri tessuti messi a dura prova da condizioni
ambientali bucoliche, per esempio.
E’ evidente che il targhet a cui si riferisce questo look è costituito da donne di età
variabile dai 28-30 anni fino al 45-50 anni, con una sola condizione: che esse
siano accomunate da uno spiccato dinamismo di spirito, da una voglia di
muoversi nonostante il clima rigido. Donne che amino stare all’aperto e che non
abbiano paura di dire “si” davanti ad una cavalcata nei boschi o una camminata
in un parco. Ma questo look si addice anche alla donna che non può dedicarsi a
tutto questo ma dentro di se ha questo attaccamento alla raffinata eleganza che
conferisce il tweed a questo outfit,
vissuto nella propria daily routine.
Perché
in questa vision non è importante cosa la donna moderna viva, ma come decida di
viverla.
Il prezzo
che si consiglia è variabile,
condizionato dal tweed utilizzato e dalla composizione delle fibre. Si propone
una fascia di prezzo medio alto per il 100% lana mentre una cifra più modica
per il misto. Il valore che percorre questo look è la portabilità e la
possibilità di coprire ogni fascia di prezzo per poter permettere di acquistare
a ogni donna, indifferentemente dalla
sua capacità economica, il sogno che si nasconde dietro a questo outfit.
Nessun commento:
Posta un commento