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venerdì 10 giugno 2016

Un assaggio di schizzi al volo



Quando si porta nel cuore un progetto, non esiste un orario di lavoro o priorità. Ma la mente lavora come se fosse un criceto impazzito che corre nella sua ruota. Tu non te ne accorgi, ma il pensiero è li.. Il MOOD
Ecco degli schizzi preliminari del mood. 


giovedì 9 giugno 2016

LA MIA TESINA DI MATURITA'..SECONDA MATURITA';

In un precedente post  (  http://modalcolica.blogspot.it/2016/02/25-il-lungo-percorso-che-porta-all.html )  avevo illustrato come progettare un MOOD. Bene, ecco un esempio pratico di progettazione:

LA MIA TESINA DI MATURITA'

..SECONDA MATURITA'



MOOD  SU..
OLIMPIADI INVERNALI A PYEONGCHANG (COREA DEL SUD)




  • FASE 1:   LA RICERCA
1.  IN CHE PERIODO AVVERRANNO LE OLIMPIADI?

9/02 - 25/02/2018



2. Locations?


PyeongChang 2018








 IMMAGINI D'ISPIRAZIONE










3.  concept:

IL CONCEPT E' UN TEMA D'ISPIRAZIONE CHE DEVE EMERGERE MANO A MANO CHE SI SFOGLIA UN MOOD. E' UN FILO ROSSO CHE COLLEGA OGNI SCHIZZO PROGETTUALE E DEFINISCE LE SCELTE STILISTICHE DEL FASHION DESIGNER. QUESTO CONCETTO CHE EMERGE DAL CONCEPT DEVE:
-ESSERE CHIARO
-SVILUPPARSI IN MODO AMPIO E CREATIVO 
-ESSERE DEFINITO E SVISCERATO ATTRAVERSO UNA NOTA DEDICATA E AD ANNOTAZIONI NEI FIGURINI.




IN QUESTO CASO IL CONCEPT RIGUARDERA' 
fusion TRA OCCIDENTE E ORIENTE ATTRAVERSO UN CONTESTO DI INCONTRO SPORTIVO.
  
PER CUI L'ATTIVITA'  OLIMPIONICA DIVENTA NON SOLO IL CAMPO IN CUI ECCELLERE PER ACQUISIRE UNA MEDAGLIA, MA SOPRATTUTTO CONFRONTO E CRESCITA TRA COLOSSI PROVENIENTI DA NAZIONI DIVERSE CHE SI SFIDANO PER VINCERE I PROPRI LIMITI E CONFRONTARSI CON IL MONDO. iL MOOD RIPRENDERA', QUINDI, LO STILE ORIENTALE, I COLORI DELL'ORO, DEL ROSSO E DEL VERDE E TUTTE LE LORO VARIANTI CROMATICHE, FACENDO SPOSARE QUESTI ELEMENTI CON ALTRI ALTRETTANTO CARATTERIZZANTI DELL'OCCIDENTE, CREANDO QUEL MATRIMONIO TRA FILOSOFIE DI VITA LONTANE GEOGRAFICAMENTE E CULTURALMENTE TRA LORO.



OCCASIONE D'USO DEI CAPI DELLA COLLEZIONE:

Eventi, galà, presentazioni sportive, cene di beneficenza, presentazioni parallele agli eventi sportivi come programmazioni di marketing relative ad altri prodotti commerciali,...



..TARGET:

Personalità di spicco del panorama internazionale:
* personaggi del mondo politico, diplomatico globale e imprenditoriale,
* figure del panorama sportivo,
* VIP pop appartenenti allo scenario musicale e cinematografico,
--------> MONDO OCCIDENTALE, MA SOPRATTUTTO DI QUELLO ORIENTALE


..ANALIZZIAMO IL CLIMA:
  Da fine novembre a marzo l'inverno è gelido al nord e nelle regioni interne, mentre meno rigido ma con gelate notturne lungo le coste meridionali. 
  Le nevicate non sono  abbondanti. Spesso soffiano venti secchi ma carichi di polvere provenienti dal continente. 
   La temperatura media a  gennaio è sopra lo zero sulla costa meridionale, invece sulla costa orientale  e settentrionale è intorno allo zero. Le zone interne sono più fredde di quelle costiere, aggirandosi ai  intorno ai -4 °C.
 -------> clima freddo-rigido = pellicce a pelo da pelo lungo a rasato assocciate  lane cardate, felpe felpate, tessuti man made di media pesantezza.


OUTFIT:    CAPISPALLA E ABITI  
                                      GLAM AND COOL CON 
                                           UNA FORTE INFLUENZA STREET AND SPORT!





4. ALCUNE FORME/LINEE D'ISPIRAZIONE:
Marni S15 002

Pitti Uomo Gennaio 2016 Firenze | Nick Wooster + Lardini | collezione autunno inverno 2016 2017
valentino-pre-fall-2016







.........LET'S DRAW!!!!

mercoledì 8 giugno 2016

Il Mondo della PELLICCIA

  
Il Mondo della PELLICCIA



Allora cari followers,
qui affrontiamo anche temi di grande attualità, il cui dibattito resterà eternamente aperto fino a quando o la comunità scientifica, o quella ambientale o l'apparato regolamentale non fornirà una risposta.
  L'argomento di oggi, dunque, è la PELLICCIA!


PELLICCIA SI O NO
                TUTELA DEGLI ANIMALI!?
                                      RICHIESTA DEL MERCATO?
                                                              COSA NE PENSA IL CONSUMATORE?
                                         COME RISPONDE A TUTTO QUESTO  MONDO DELLA MODA?




Quando noi pensiamo ad una pelliccia, non negatelo, cosa ci viene in mente?

Questo!

IL VISONE ANNEGATO 
IN UN BAGNO DI SANGUE IN MEZZO ALLE CARCASSE DI UN CENTINAIO DI ALTRI SUOI SIMILI!

(Per chi non lo sapesse, il visone è un simil-topo, un furetto.. 
Non so perchè io me lo immaginavo come un grizzly..)


Comunque, come link mentale ci  ci vengono in  mente anche  le lotte animaliste.

  Allora, per quanto riguarda i  VISONI:
  In Italia gli allevatori di visoni, organizzati in una associazione, hanno deciso di seguire la seguente regolamentazione:

in cui si tutelano 5 libertà:
1) libertà dalla fame, dalla sete e dalla malnutrizione;
2) libertà dai disagi ambientali;
3) libertà dalle malattie e dalle ferite;
4) libertà di poter manifestare le caratteristiche comportamentali specie-specifiche;
5) libertà dalla paura e dallo stress.

Queste basic rules sono basate sulle leggi vigenti:  il "D.Lgs. 146/2001 “Attuazione della direttiva 98/58/CE relativa alla protezione degli animali negli allevamenti”, modificato dalla L.17/2007, di conversione del D.L. 300/2006."



1)
....PERCIO' ANALIZZIAMO IL 
DECRETO LEGISLATIVO PER LA TUTELA DEGLI ANIMALI D'ALLEVAMENTO
   
D.Lgs. 146/2001


ART.1 COMMA 2. 

a) animale: qualsiasi animale, inclusi pesci, rettili e anfibi, allevato o custodito per la produzione di derrate alimentari, lana, pelli, pellicce o per altri scopi agricoli; 
= NON IMPORTA IL MOTIVO PER CUI L'ANIMALE E' ALLEVATO, NON ESISTONO MOTIVI CHE GIUSTIFICANO UNO O PIUTTOSTO UN ALTRO TRATTAMENTO.
 
b) proprietario o custode ovvero detentore: qualsiasi persona fisica o giuridica che, anche temporaneamente, e' responsabile o si occupa degli animali;

(...)
ART.2
Obblighi dei proprietari, dei custodi dei detentori degli animali

1. Il proprietario o il custode ovvero il detentore deve:
a) adottare misure adeguate per garantire il benessere dei propri animali e affinche' non vengano loro provocati dolore, sofferenze o lesioni inutili;
(...)


ART 3
Disposizioni di maggiore protezione per gli animali da pelliccia

1. L'allevamento di animali con il solo e principale scopo di macellarli per il valore della loro pelliccia deve avvenire in conformita' alle ulteriori disposizioni dettate al punto 22 dell'allegato.  
(ANALIZZEREMO IN SEGUITO)



ART. 7 Sanzioni amministrative
1. Salvo che il fatto costituisca reato, il proprietario o il custode ovvero il detentore che violino le disposizioni di cui all'articolo 2, comma 1, sono puniti con la sanzione pecuniaria amministrativa da lire tre milioni a lire diciotto milioni.
2. Nel caso di reiterazione delle violazioni di cui al comma 1, la sanzione amministrativa pecuniaria e' aumentata sino alla meta' ed e' disposta la sospensione dell'esercizio dell'allevamento da uno a tre mesi facendo comunque obbligo a chi spetti di salvaguardare il BENESSERE degli animali.


ALLEGATO:


Mutilazioni e altre pratiche
19. E' vietata la bruciatura dei tendini ed il taglio di ali per i volatili e di code per i bovini se non a fini terapeutici certificati. La cauterizzazione dell'abbozzo corneale e' ammessa al di sotto delle tre settimane di vita. Il taglio del becco deve essere effettuato nei primi giorni di vita con il solo uso di apparecchiature che riducano al minimo le sofferenze degli animali.
La castrazione e' consentita per mantenere la qualita' dei prodotti e le pratiche tradizionali di produzione a condizione che tali operazioni siano effettuate prima del raggiungimento della matura sessuale da personale qualificato, riducendo al minimo ogni sofferenza per gli animali. A partire dal 1 gennaio 2004 e' vietato l'uso dell'alimentazione forzata per anatre ed oche e la spiumatura di volatili vivi. Le pratiche di cui al presente punto sono effettuate sotto il controllo del medico veterinario dell'azienda.


PUNTO 22. 

L'allevamento di animali con il solo e principale scopo di macellarli per il valore della loro pelliccia deve avvenire nel rispetto delle prescrizioni seguenti.
Misure minime degli spazi per il visone allevato in gabbia, superficie libera con esclusione del nido:
per animale adulto singolo centimetri quadrati 2550;
per animale adulto e piccoli centimetri quadrati 2550;
per animali giovani dopo lo svezzamento, fino a due animali per spazio, centimetri quadrati 2550.
L'altezza della gabbia non deve essere inferiore a cm 45.
Per tali spazi devono inoltre essere rispettate una larghezza non inferiore a cm 30 ed una lunghezza non inferiore a cm 70.
Le sopraindicate misure si applicano ai nuovi allevamenti o in caso di ristrutturazione degli esistenti.
Tutti gli allevamenti dotati di gabbie con superfici inferiori a centimetri quadrati 1600 e/o altezza inferiore a cm 35 devono adeguarsi alle norme sopra riportate entro il 31 dicembre 2001; tutti gli allevamenti dotati di gabbie con superfici superiori a centimetri quadrati 1600 e/o altezza superiore a cm 35 devono adeguarsi alle norme sopra riportate entro il 31 dicembre 2005.
A partire dal 1° gennaio 2008 l'allevamento di animali con il solo e principale scopo di macellarli per il valore della loro pelliccia deve avvenire a terra in recinti opportunamente costruiti e arricchiti, capaci di soddisfare il BENESSERE  degli animali. Tali recinti devono contenere appositi elementi quali rami dove gli animali possano arrampicarsi, oggetti manipolabili, almeno una tana per ciascun animale presente nel recinto. Il recinto deve inoltre contenere un nido delle dimensioni di cm 50 per cm 50 per ciascun animale presente nel recinto stesso. I visoni devono altresi' disporre di un contenitore per l'acqua di dimensioni di m 2 per m 2 con profondita' di almeno cm 50 al fine di consentire l'espletamento delle proprie funzioni etologiche primarie.



RIASSUMIAMO


PAROLE CHIAVE:

  1. BENESSERE DELL'ANIMALE
  2. TUTELA DELLO STATO FISICO E COMPORTAMENTALE SPECIFICO DELLA SPECIE DI APPARTENENZA DELL'ANIMALE
  3.   RESPONDABILITA' DEL PROPRIETARIO E DETENTORE , SULLO STATO DI SALUTE TOTALE DELL'ANIMALE
  4. CONTROLLI E SANZIONI CHE GARANTISCANO IL RISPETTO DELLA NORMA

 Quello che mi sento di specificare è questo:
LA REGOLAMENTAZIONE ESISTE. GLI ARTICOLI SEMBRANO DESCRIVERE NEL DETTAGLIO I LIMITI ENTRO LA QUALE E' POSSIBILE ESERCITARE L'ALLEVAMENTO ANIMALE. CI SONO SANZIONI SALATE PER CHI COMMETTE DEGLI ILLECITI.

Allora...PERCHE' ESISTONO TANTI SCANDALI SU QUESTO TEMA?


Io mi domando....
LO STATO CONTROLLA VERAMENTE??
LO STATO ESERCITA 
IL SUO DIRITTO-DOVERE DI VERIFICARE 
IL RISPETTO DELLA LEGGE????
(al di la dell'essere favorevoli o meno all'utilizzo della pelliccia, la legislazione ha il potere di stabilire i limiti entro i quali un'attività può svolgere o meno il suo esercizio, e va rispettata in modo indiscriminato)



  • ULTERIORE TUTELA PER GLI ANIMALI: 
http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/biodiversita/convenzioni-e-accordi-multilaterali/convenzione-di-washington-sul-commercio-internazionale-delle-specie-di-fauna-e-flora-selvatiche-minacciate-di-estinzione-cites

LA CONVENZIONE DI WASHINGTON

  In questa convenzione firmata anche dall'Italia nel 1973, definisce le specie animali ( e non, perchè riguarda anche la flora) protette da un progetto di salvaguardi e di cui perciò non si può per esempio, sfruttarne la pelliccia.


 RIASSUMIAMO:
c'e' un atto giuridico sovranazionale di protezione delle specie protette!





2)    I gusti dei clienti: 

la demolizione del pellicciotto
"la pelliccia non pelliccia



Dolce e Gabbana a/i 2014-15

Il cliente finale è stufo della pellicciona...

ma le nuove TENDENZE sono:
  1. INNOVAZIONE: tecniche e l'associazione tra materiali divertsi devono rendere CREATIVO il concetto di capo in pelliccia
  2. FORME E COLORI UNUSUAL
  3. FAKE FUR: la pelliccia, attravers tecniche particolari di colorazioni, sembrano delle pellicce finte "fatte bene", proprio per rompere lo schema del pellicciotto. Quindi la resa è quella di una pelliccia reale, mentre l'estetica deve essere innovativa.
 https://www.google.it/search?q=visone+in+pelliccia&client=firefox-b-ab&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwiAqKPh6ZjNAhWJzRQKHd5TCQsQ_AUICCgB&biw=1360&bih=622#tbm=isch&q=PELLICCIA+FENDI

3) ETICHETTATURA:
  
La presenza di pelliccia dovrà essere indicata esplicitamente. 
 
Nel 2011 nel Parlamento EU, si è espressa l'esigenza di rendere chiara in etichettatura la composizione di parti "non tessili" come le pellicce o le fake fur, "pellicce ecologiche".
 
http://www.europarl.europa.eu/news/it/news-room/20110510IPR19126/Etichettature-nuove-regole-per-pellicce-e-pellame-a-tutela-dei-consumatori 

 COSA TROVERETE IN ETICHETTA? 
  I termini: PELLE, CUOIO  E  PELLICCIA SECONDO LA LEGGE 8/2013

http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2013/01/30/13G00029/sg






4)  Il capo in pelliccia come 
"recupero di RIFIUTO" 

Le pellicce, come tutti sanno, vengono dagli animali.... Grazie tante, questo si sapeva..
 ..E se questi animali fossero uccisi per motivi diversi da quello primario di utilizzarne la pelliccia?
  L'uomo si nutre di animali, vegani e vegetariani a parte, quindi muorirebbero lo stesso questi animali..giusto?
Ecco il compromesso che metterebbe fine al conflitto tra animalisti e pellicciai!
Che cos'è un rifiuto
http://www.sintai.sinanet.apat.it/normativa/152_2006.pdf 
 Il Testo Unico, Bibbia in materia di gestione ambientale, definisce un rifiuto così:


Art. 183
Definizioni
[1] Ai fini della parte quarta del presente decreto e fatte salve le ulteriori definizioni contenute nelle disposizioni speciali, si intende per:
a) rifiuto: qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle categorie riportate nell’Allegato A alla parte quarta del presente decreto e di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi;

 --------> GLI ANIMALI DA MACELLO (VACCHE, CAVALLI, CONIGLI, CAPRE, ...) VERREBBERO UCCISI PER LA DISTRIBUZIONE ALIMENTARE E LE PELLI E PELLICCE (ELEMENTI DI CUI IL PRODUTTORE SI DISFEREBBE, IN QUANTO NON INTERESSATO AL MATERIALE NON ATTINENTE ALLA PROPRIA ATTIVITA') VERREBBE RECUPERATE  DAL SETTORE DELLA MODA!

Art. 181
Recupero dei rifiuti
[1] Ai fini di una corretta gestione dei rifiuti le pubbliche
amministrazioni favoriscono la riduzione dello smaltimento
finale dei rifiuti attraverso:
a)
il riutilizzo, il reimpiego ed il riciclaggio;
b)
le altre forme di recupero per otte
nere materia prima secondaria dai rifiuti;
c)
l’adozione di misure economiche e la previsione
di condizioni di appalto che prescrivano l’impiego
dei materiali recuperati dai rifiuti al fine
di favorire il mercato di tali materiali;
d)
l’utilizzazione dei rifiuti come mezzo per produrre energia.








5) APPELLO ALLA RICERCA SCIENTIFICA! 


 La mia attenzione, va a questo punto, alla COMUNITA' SCIENTIFICA! Poichè l'ultimo punto focale che rimane da affrontare è quello dell'IMPATTO AMBIENTALE DELLA CONCIA!!!
 Non ho competenze per sviscerare questo punto finale, ma vorrei riflettere su un focus point:
le PELLCCE ECOLOGICHE NON SONO POI COSI' ECOLOGICHE!!

Analizziamo:
1. costituzione: poli- = PLASTICA! = NO AFFINITA' CON IL CORPO UMANO (non respira la pelle, maggiore capacità di irritazione, allergie, ..) +  NON ALTA SANIFICAZIONE DEL CAPO
 
2.  SI ROVINA PIU' FACILMENTE= DOPO POCO TEMPO NON PIACE = CASSONE GIALLO DEL RECUPERO ABITI o CASSONETTO DELL'IMMONDIZIA (per coloro che buttano tutto nel secco senza capire le peculiarità della diferenziata!!)
 3.  MENO SENSIBILITA' E SENSO DI COLPA!  -->capo low cost o con prezzo "normale" = non si capisce che comunque la plastica ha un ciclo di smaltimento lungo= più superficialità nei confronti della percezione del capo =   CONSUMISMO NO LIMITS
CONCLUSIONE:
  Ad ognuno la propria opinione, questa e' la mia e non invito nessuno ad esserne d'accordo o meno, proprio perchè è PERSONALE
non c'è un giusto o sbagliato.  

lunedì 29 febbraio 2016

3.5 LE FIBRE NATURALI



FIBRE NATURALI:

Le fibre naturali possono derivare da due fonti: il mondo vegetale e il mondo animale. Tra le fibre vegetali possiamo trovare: il cotone, il lino e la canapa; mentre tra quelle animali possiamo ricordare la lana e la seta. 
Ecco una tabella esplicativa:

FIBRE
NATURALI VEGETALI
NATURALI ANIMALI
·        COSTITUITE DA CELLULOSA, INFATTI NELLA PROVA DI COMBUSTIONE L’ODORE E’ SIMILE A QUELLA DELLA CARTA BRUCIATA,
·        COIBENTI ,
·        IGIENICHE,
·        NON ELASTICHE,
·        MANUTENZIONE AD ALTE TEMPERATURE,
·        RESTRINGIMENTO DEI CAPI CON IL LAVAGGIO,
·        SENSIBILI ALLA FORMAZIONE DI MUFFE

·         
·        FIBRE A BASE DI PROTEINE, NELLA PROVA DI COMBUSTIONE L’ODORE E’ ACRE COME DI BELLE E PELI BRUCIATI,
·        ISOLANTI,
·        NON MOLTO IGIENICHE,
·        MANUTENZIONE DEVE ESSERE DELICATA A BASSE TEMPERATURE,
·        NON IGNIFUGHE,

Es.: COTONE, CANAPA, LINO,..
Es.: LANA, SETA,..
Tela Vichy

Flanella di cotone


Spugna


Denim


Tricot

Velour di lana

Tweed di lana

Principe di Galles di lana
 

domenica 7 febbraio 2016

2.5: il lungo percorso che porta all'illuminazione ..😌

Produrre un elaborato non è frutto di un idea creativa che di materializza nel foglio bianco tutta da sola, dopo aver fissato per ore e ore il proprio il sopracitato foglio. No, qualsiasi schizzo nasconde dietro di se un susseguirsi di ricerche, riscontri, prove e accostamenti, sbagli e ricalchi. 
Una ricerca insaziabile di spunti che inizia con una parola chiave: tema. Definire un tema è come ritornare alle scuole elementari, quando si cercava di capire l'insiemistica. Ebbene, per progettare un capo, una collezione o quelchesia, bisogna circoscrivere una porzione di "universo". 
Creare una cartella mentale dove la nostra mente (e il nostro pc) salverà tutto ciò che plasmerà il nostro lavoro e si concretizzerà nel prodotto finale. Ma facciamo un passo in dietro. 
Cosa può essere d'ispirazione? Ebbene, voi penserete "di moda si tratta, quindi cerco collezioni passate pertinenti al tema?"
Sbagliato. O almeno, in parte. Certo consultare collezioni passate aiuta spesso a trovare idee, ma la pura illuminazione parte dall'emotività, dalla pancia. Sarà per questo che io mangio sempre mentre faccio ricerca
Comunque ciò che io identifico con "pancia" è quel sesto senso che funge da bussola nella nostra ricerca nel caos mundi. Bisogna navigare tra le informazioni, tra i concetti e tra le immagini a ruota libera e capire cosa salvare nella famosa cartella  di prima. Le fonti spaziano tra arte, architettura, musica, poesia, fotografia, concetti astratti o anche semplicemente colori. Adesso sto lavorando ad un mood dedicato a Chanel e mi sto focalizzando su un materiale, il Tweed. Un tessuto che nasce nella verdeggiante Scozia e che Madamoiselle Coco ha amato, come me ottant'anni dopo, per la sua storia r  il suo fascino. Tanto da creare un suo  modo di concepire e creare il tweed. Con lustrini, filato fiammati e nastri preziosi. 
Ebbene ecco il tema: la mia interpretazione dello stile Chanel utilizzando ogni tipo di tweed. 
Ma ciò che mi aiuterà a realizzare un figurino non saranno le migliaia di meravigliose immagini delle passerelle o dello sguardo magnetico della stilista in posa davanti all'obiettivo. No. 
Io ho cercato ciò che lei e il tema stesso rappresentano per me. 
Prati, prati verdi, libertà, lavoro, discrezione e garbato gusto. Galateo e portamento. 
Quindi ho salvato: l'immagine delle distese color smeraldo del nord della Gran Bretagna, ho richiamato alla mente due film che sentivo vicini al mio vivere questo tema: "colazione da Tiffany", per la grazie e l'eleganza che Audrey Helburn trasmette e "il testimone della sposa".. Per la verità non mi ricordo se sia questo il titolo. Il film ha come protagonisti due amici, una ragazza e un ragazzo (per intenderci, lui è il bel dottore di Grey's anatomy!) solo che lei si vuole sposare con uno scozzese e chiede all'amico di fargli da "damigello della sposa" e lui si accorge di averla sempre amata e di voler un rapporti serio. Per la verità adesso mi viene in mente un altro film che mi risveglia in me quella voglia di riappropriarsi della libertà, di vivere di nuovo un'esistenza piena. Si tratta di "P.s. I love you". Ok, si ambienta nelle campagne irlandesi, oltre che nella Grande Mela, comunque il DonegalTweed è  irlandese dopo tutto. Comunque per me che non sono mai andata in GranBretagna, sia la Scozia che la meravigliosa Irlanda sono i miei sogni proibiti. Beh, proibiti è una parolona definitiva, assoluta invece potenzialmente un giorno potrei andarli a visitare queste due regioni, però il carico emotivo che evocano in me ora, rendono quel sogno un progetto così lontano che non sono sicura che mai riuscirò a realizzarlo. Ciò non toglie che il desiderio sia così alto che non è il proibito a suscitarlo ma la portata del sogno stesso. 
Bando a questi inutili filosofismi che non portano a nulla se non ad un lunghissimo periodo in cui non si capisce il concetto espresso. 
Se chiudo gli occhi solo un genere di musica mi rimbomba nelle orecchie. Folk.  E celtic. Quindi mi correggo, due generi strettamente simili. Il ritmo incalzante. Sento già il piede che batte il ritmo. E l'energia della festa comunitaria. Il ballo. 
La tradizione. 
Sigarette. La sigaretta che Gabrielle Chanel stringeva sempre tra le sottili labbra. Il fumo che riempie i polmoni. Sapore di menta e antico. La musica incalzante. E sotto le palpebre scene di dolce romanticismo, fascino irresistibile e scenari bucolici color smeraldo. 
Ora di tutti questo calderone l'importante è memorizzare scene, particolari, evocazioni. Perché sarà la base del gioco nella quale la nostra mente interpreterà capi d'abbigliamento rendendoli unici proprio in virtù di quei dettagli di forma e fantasie che saranno il filo rosso della collezione. 
Avete le immagini?? Bene, schiacciare play sul brano che avete scelto e iniziate a disegnare nella carta la vostra modella. 
Badate a voi. Non deve essere il solito figurino con la posa mortuaria che proponete ogni volta. No lei deve indossare le vostre creazioni, quindi interpretate anche lei, come degna cornice di un quadro che la valorizzi e viceversa. Secondo la mia personalissima e anticonformista opinione la modella è e sarà sempre un elemento sulla quale il cliente poserà gli occhi e non deve essere perfettamente magrissima e congelata nella posa impeccabile che si usa sempre. No lei deve raccontare l'abito. Per il tema che sto analizzando io ho scelto molte visioni di schiena. O con posture in semi profili per valorizzare il mistero della donna. Amo disegnare i loro visi. Perché voglio che esprimano forza, coraggio e coerenza.  Solitamente chi osserva i miei schizzi su domanda perché io adotti uno stile un po' da fumetto con delle linee molto secche e spigolose. Oggettivamente le mie modelle sono troppo magre. Purtroppo l'insegnante che ha impostato il mio modo di disegnare era fissato con la donna androgena e io apertamente una volta avevo intavolato una discussione proprio perché sono contraria ad uno stereotipo irreale e dannoso per l'immagine delle donne. Abbiate pazienza, sto cercando di cambiare, ma non è facile. Non so se sono l'unica strana o altre persone hanno questo mio difetto: non risco a modificare uno stile di rappresentazione se non doo aver confrontato i miei schizzi con queli di un'altra mano. Sono molto camaleontica quindi riesco a modificare il mio modo di concepire io figurino, ma devo avere un secondo termine di paragone. 
Il confronto. Comunque questo mood richiederà una figura spigolosa per cui con quello successivo noterete delle differenze tra figurini. Amerei molto sentire la città opinione e leggere cosa me pensate. 
Ora bisogna vestire i figurini. Prendete in mano le foto che avevate salvato e focalizzatevi su dei dettagli che ci piacciono. Fantasie particolari. Tratti della modellistica che vi attraggono. E destrutturateli, stravolgeteli, cambiate forme e volumi, giochi cromatici e materiali. Questa è la parte in cui la razionalità della ricerca si lega al fluido creativo che è dentro di voi. 
Ricordate che un capo d'abbigliamento non è solo un tessuto che copre le nudità o che assolve esigenze funzionali. No, un vestito è uno strumento comunicativo per eccellenza. È il biglietto da visita con cui le perone ci giudicano. Ma è anche la seconda pelle che ci rendono tutt'uno con in mondo o ci fanno sentire esclusi da esso. Insomma il capo è la proiezione del nostro io e della nostra mente. Per questo la moda è spesso associata all'arte. E forse è parte di essa. Un quadro comunica con noi. Ma é inanimato. Mentre un abito è uno strumento di una persona viva chevè davanti a noi e ci mette di fronte la sua interiorità senza saperlo.  Degni di lode è colui che sa leggere la persona attraverso la trama e l'ordito. 
Detto ciò buona fortuna e decidete bene con rappresentare il vostro messaggio per il mondo. Anzi come indossare il messaggio. 

venerdì 5 febbraio 2016

3.4: English topic: models in catwalks

Tonight,  I hope that the topic I chose will help you reflect about women's body in reality and in advertising.
The ideal body shape consists in the zero size. Many people can protest " it isn't true!", however fashion uses very thin young models, with androgen characteristics. 
It is so sad because it is known that in catwalk some models have eating disorders in order to lose weight and be super thin. 
In fashion there isn't any place for curvy women or medium size.
Fortunatly, people are beginning to become aware  and realize that unreal picture of a fantasy body shape is harmful to teen girls because they want look like those  models.  
In 2007, the Spanish government banned too thin models from the catwalk. That is a first step to changing the unhealthy fashion and beginning to consider a new point of view: a women can be gorgeous in every size. And, curvy isn't strange. A curvy girl is wonderful because beauty isn't a race to be anorexic, beauty is feeling good in one's own skin. Women must love themselves instead of changing drastically their body.

Do you like you body??




giovedì 4 febbraio 2016

3.3: talking about fibres using the international language: English

Fibers are the smaller part which a fabric is made out. They can be classified in two groups: natural fibers and synthetics fibers.
In the first group we can find: cotton, silk, linen, wool,.. These raw materials come from vegetable world or they are produced by  animals (for examples wool and silk). 
Synthetics are the result of   labs work and they can be designed with all the best characteristics which we want. It can be soft handle as cotton or warm as wool. 
Obviously, there are some differences between natural and synthetic materials. At first the interaction with the body. Natural fibers  make our body feel good, respected in its physiologic functions and there are not adverse reactions. Dressing up with synthetic clothes is the same as wearing plastic. 
But natural raw materials are more expensive than synthetics. 
And so, what is the best?  Can we give a price to health? Do you prefer buy clothes made by natural fabrics or prefer low cost outfit?